Travertino

COLLEZIONE DI MARMI ANTICHI “LEONARDO DA VINCI”

TRAVERTINO

Collocazione: 6A-a1, c1, 6B-a1, b1
Campioni No.: 19, 23, 48, 236, 331, 426

Tipo di roccia: Sedimentaria

Località di estrazione: Varie

Descrizione geologica: Calcari depositati in sorgenti calde o in zone fluviali, variamente zonati e con molte cavità. Sono comuni i fossili soprattutto di vegetali.

Altri nomi: lapis Tiburtinus, marmor Tyburtinum, pietra romana

Il travertino è un roccia sedimentaria che si origina per deposizione chimica in ambiente subaereo da acque ferme ricche di calcio. A causa della varietà dei luoghi di formazione, questa pietra presenta caratteristiche cromatiche e fisiche diverse a seconda della località. Il colore è più spesso bianco, ma può variare sui toni del grigio, del marrone o del rosso per la dispersione di ossidi di ferro (no. 331), così come la porosità può essere molto evidente, appena accennata o assente nel travertino compatto. Spesso il travertino è associato a giacimenti di alabastro che si forma per deposizione della calcite nelle fessure della pietra. Il travertino si cava da secoli in molte località del mondo per la relativa facilità di estrazione e per le sue caratteristiche di robustezza e resistenza agli agenti atmosferici, che ne fanno un materiale ideale per l’architettura e l’edilizia in generale. Gli antichi romani utilizzarono enormi quantità di travertino estratto soprattutto dalle cave intorno a Tivoli per costruire colonne, rivestimenti, trabeazioni ed altri elementi architettonici presenti in molti monumenti della città, come il Colosseo e il Teatro di Marcello. Altro travertino proveniva da Capo Circeo, da Orvieto, da Perugia, dalla Toscana e una varietà con colori più accentuati da Civitavecchia (si nota presso le terme di Traiano e le terme Taurine). Nei secoli successivi alla caduta dell’impero romano l’estrazione del travertino dalle cave di Tivoli rimase ininterrotta e il materiale fu usato per la costruzione di ogni chiesa e palazzo della Roma medievale e rinascimentale, ma anche per la scultura. Ancora oggi il travertino del Lazio è estratto, esportato in tutto il mondo e largamente utilizzato per le costruzioni di pregio delle città moderne.

Riferimenti: Collezione Corsi (Oxford) No. 14, 251, 365, Giardini/Colasante (2002) pp. 217-218, Price (2007) pp. 57-59, Pullen (2015)  p. 171