COLLEZIONE DI MARMI ANTICHI “LEONARDO DA VINCI” PIETRA DI PARAGONE |
Collocazione: 6B-b1 | |
Campioni No.: 387 | |
Tipo di roccia: Sedimentaria |
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Località di estrazione: Varie e spesso sconosciute |
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Descrizione geologica: Diaspro formato da depositi di microscopici radiolari in un cemento siliceo. |
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Altri nomi: marmor Lydium, lapis Lydius, lapis coticula, pietra d’Eraclea, pietra indice |
Le pietre di paragone sono delle pietre usate fin da tempi antichissimi (2000 anni a.C.) da diverse civiltà per testare i metalli preziosi. Per questo scopo si usavano pietre dure (basalto, ardesia o giada) sulle quali si si strofinava il metallo più tenero che lasciava uno striscio caratteristico. Sia gli antichi greci che i romani usavano comunemente questo metodo per testare i metalli. Il nome di lapis Lydius dato alla pietra nei testi antichi implica una sua provenienza dalla Lidia, oggi in Turchia, ma in realtà pietre dure di questo genere sono reperibili anche in molte parti d’Italia. Il termine “paragone” è stato usato spesso per indicare manufatti (colonne, lastre e frammenti di mosaico) i cui materiali sono piuttosto ascrivibili al nero antico, o a marmi neri come il nero del Belgio e il nero di Trieste proveniente dalla Dalmazia. |
Riferimenti: Collezione Corsi (Oxford) No. 671, Pullen (2015) p. 171 |