COLLEZIONE DI MARMI ANTICHI “LEONARDO DA VINCI” MARMO GRECO SCRITTO |
Collocazione: 6A-c1, 6B-b1 | |
Campioni No.: 195, 200, 203, 205, 413, 414, 415 | |
Tipo di roccia: Metamorfica |
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Località di estrazione: Capo de Garde, Annaba, Algeria |
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Descrizione geologica: Marmo calcitico bianco a grana da media a grossa, con venature dal grigio scuro al bluastro per grafite dispersa distribuite in modo regolare. |
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Altri nomi: | |
Le antiche cave di questo marmo sono collocate in Algeria, a poca distanza della antica Hippo Regius e presso la punta di un promontorio sul mare, il che facilitava il trasporto dei blocchi di pietra via nave nelle varie località dell’impero romano. Il materiale fu utilizzato localmente soprattutto per lastre e pavimenti fin dal I sec. a.C. ed ebbe ampia diffusione nelle città romane solo dal I sec. d.C. e non oltre il III sec. d.C. Non era considerata una pietra di grande pregio e fu utilizzata soprattutto nell’edilizia privata. Le cave algerine furono sfruttate anche in età medievale dagli arabi e poi abbandonate. Altre antiche cave con materiale morfologicamente identico sono state scoperte anche presso Efeso in Turchia. Il nome dato a questa pietra dagli scalpellini romani non riguarda quindi l’origine del marmo ma la caratteristica regolarità delle piccole striature scure presente in molte lastre, che può ricordare la scrittura del greco corsivo. A Roma si trovano esempi di riuso di questo marmo nelle chiese di S. Lorenzo in Borgo, S. Bernardino, S. Niccolò in Carcere e a Villa Albani. | |
Riferimenti: Collezione Corsi (Oxford) No. 99,100,912, Borghini (1989) p. 237, Lazzarini (2004) p. 87, Price (2007) p. 73, Pullen (2015) p. 90 |