COLLEZIONE DI MARMI ANTICHI “LEONARDO DA VINCI” GIALLO DI SIENA |
Collocazione: 6B-a1 | |
Campioni No.: 346, 368 | |
Tipo di roccia: Metamorfica |
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Località di estrazione: Montagnola Senese, Toscana, Italia |
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Descrizione geologica: Marmo da calcare a grana fine del Giurassico, ottenuto da metamorfismo di basso grado nell’Eocene e colorato di giallo da goethite dispersa. |
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Altri nomi: convento Siena, broccatello di Siena |
La formazione geologica in cui è presente questo marmo ha alla base un litotipo di colore grigio, seguito da altri di colore giallo chiaro, poi dal giallo ocra caratteristico e infine da un bel marmo brecciato con fondo viola e clasti gialli denominato broccatello di Siena. Tutti i litotipi sono estratti ancora oggi ed esportati in tutto il mondo. Fu usato raramente in sostituzione del giallo antico in epoca romana, ma in epoca medievale lo sfruttamento delle cave di Montarrenti era a pieno regime con l’estrazione di grandi blocchi utilizzati per ricavare colonne, rivestimenti di pareti, scale, balaustre, pavimentazioni, intarsi e oggetti ornamentali, soprattutto in Toscana. Nel XIV secolo, l’uso estensivo dei marmi della Montagnola Senese ha riguardato a Siena la decorazione esterna e interna del Duomo, le Logge della Mercanzia, le Logge del Papa, la facciata della chiesa di S. Raimondo, la Fonte Gaia, oltre ad elementi decorativi di molte altre chiese e palazzi dell’epoca in città e nelle contrade circostanti. Questi materiali si trovano anche in S. Maria del Fiore a Firenze e nella facciata del Duomo di Orvieto (XIV sec.). Nel corso del XVII e XVIII si ebbe la massima richiesta del marmo giallo di Siena per la decorazione di interni di palazzi nobiliari e cattedrali in ambito nazionale ed internazionale. Un bell’esempio di uso del giallo di Siena nel XX secolo sono le 24 colonne nella Court Chamber della Corte Suprema di Washington negli Stati Uniti. |
Riferimenti: Collezione Corsi (Oxford) No. 35, 36, Mugnaini (2007), Price (2007) pp. 92-93, Lazzarini (2012) p. 96 |