Cipollino mandolato

COLLEZIONE DI MARMI ANTICHI “LEONARDO DA VINCI”

CIPOLLINO MANDOLATO

Collocazione: 6A-c1, 6B-b1
Campioni No.: 264, 265, 418

Tipo di roccia: Metamorfica

Località di estrazione: Valle di Campan, Alti Pirenei, Francia

Descrizione geologica: Calcare nodulare leggermente metamorfosato del primo Devoniano. I noduli di calcite sono spesso isoallineati e immersi in una matrice verde, rosa o rossa.

Altri nomi: Campan vert, Campan rouge, griotte de Campan
Iscrizioni nel sito d’origine della pietra fanno risalire le prime attività di estrazione da parte dei romani al I sec. a.C., ma la sua diffusione nella provincia della Gallia e in Nord Italia è del secolo successivo. Fu nel III sec. d.C. il suo arrivo a Roma, dove venne usato principalmente per lastre di rivestimento e pavimentazione. Dopo un’interruzione in epoca medievale, a partire dal XVI secolo l’estrazione riprese nell’intera valle di Campan fino alla chiusura delle cave alla fine del XX secolo. La denominazione Campan vert, rouge, rosé e mèlangé dipende dal colore prevalente del materiale. Nel sec. XVII, i marmi della valle di Campan erano riservati all’uso esclusivo del re Luigi XIV di Francia e furono utilizzati estesamente per colonne e decorazioni della Reggia di Versailles e del Louvre. Esempi dell’uso di questa pietra nei periodi successivi si trovano nel Palazzo Imperiale di Berlino e nelle cattedrali di Westminster, Peterborough e Bristol in Inghilterra. Gli scalpellini romani gli dettero il nome di cipollino mandolato per i noduli a forma di mandorla e lo utilizzarono in molte chiese, come S. Giovanni in Laterano, S. Pietro in Vincoli, S. Vitale, S, Maria del Popolo, Trinità dei Pellegrini, S. Maria in Cosmedin, del Gesù, S. Giovanni e Paolo, alla Casa dell’Architettura e a Palazzo Rondanini.
Riferimenti: Collezione Corsi (Oxford) No. 86, 93 Borghini (1989) pp. 204, 205, Lazzarini (2006) p. 99, Price (2007) pp. 134-135, Pullen (2015) pp. 103, 104