Broccatellone

COLLEZIONE DI MARMI ANTICHI “LEONARDO DA VINCI”

BROCCATELLONE

Collocazione: 6A-b1
Dimensioni: 50x70 Dimensioni: 50x70
Campioni No.: 125, 126, 127, 128, 129

Tipo di roccia: Sedimentaria

Località di estrazione: Verzirhan, Bilecik, Turchia

Descrizione geologica: Breccia tettonica poligenica, con clasti calcarei fratturati eterometrici, bianchi, rosa, bruno-violacei e gialli, in una matrice rosa a grana fine.

Altri nomi: marmor Sagarium

Questa pietra è stata importata dall’antico regno di Bitinia dai romani dal I sec. d.C. ed è stata ampiamente utilizzata in tutte le città dell’impero per la costruzione di colonne, pilastri, pavimenti e altri elementi architettonici. Il riutilizzo del materiale estratto in epoca romana per l’arredo di nuovi edifici è proseguito fino al XVII come per la breccia corallina, dalla cui stessa formazione geologica proviene. La giacitura delle due brecce è su strati sovrapposti, come testimoniato da alcune colonne nei pressi del Tempio di Adriano a Efeso in Turchia ma, a  differenza della breccia corallina, non si conosce l’esatta locazione delle antiche cave di broccatellone nella provincia di Bilecik. Il nome datogli dagli scalpellini romani deriva probabilmente dalla somiglianza morfologica con il broccatello spagnolo, da cui si distingue per l’assenza di fossili di bivalvi. A Roma ci sono molti begli esempi del riuso del broccatellone nelle chiese di S. Maria in Ara Coeli, S. Agostino, S. Andrea Della Valle, S. Maria Sopra Minerva, S. Onofrio, S. Giovanni dei Fiorentini, S. Eusebio, nei Palazzi Altemps e Torlonia e al Museo delle Terme.

Riferimenti: Collezione Corsi (Oxford) No. 216, 437, 948, Borghini (1989) p. 199, Lazzarini (2004) p. 90, Price (2007) p. 111, Pullen (2015) pp. 133, 134