COLLEZIONE DI MARMI ANTICHI “LEONARDO DA VINCI” ALABASTRO GHIACCIONE |
Collocazione: 6A-a1, 6B-b1 | |
Campioni No.: 45, 53, 54, 423 | |
Tipo di roccia: Sedimentaria |
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Località di estrazione: Capo Circeo, Lazio, Italia |
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Descrizione geologica: Fasce di calcite colonnare e granulare a grana da media a grossolana, formatesi nelle fessure del calcare. |
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Altri nomi: alabastro del Circeo, alabastro a giaccione |
Le cave di Capo Circeo nel sud del Lazio hanno fornito nei secoli varietà di alabastro giallo e marrone, ma l’estrazione dalla punta sudoccidentale nella zona La Batteria ha fornito un materiale semitrasparente sfumato di giallo con cristalli di calcite grossi e incolonnati. L’aspetto della pietra ha ricordato agli scalpellini romani i cristalli di ghiaccio, da cui il nome. La cava fu sfruttata già in età romana, come testimonia la colonna conservata ai Musei Capitolini di Roma. La sua massima attività si ebbe però tra il XVI e il XIX secolo, quando i papi impreziosirono molti dei loro progetti edilizi, lastre cornici e balaustre di questo materiale. Questo alabastro è ancora visibile all’ingresso della sagrestia di San Pietro, a S. Maria Maggiore, in diverse altre chiese barocche di Roma e alla Galleria Borghese. La cava si esaurì verso la fine del 1800 e l’estrazione dell’alabastro si interruppe. |
Riferimenti: Collezione Corsi (Oxford) No. 304, Price (2007) p. 50, Pullen (2015) p. 140 |