LE ROCCE SEDIMENTARIE
a cura del Dott. Andrera Bollati
Il termine sedimento deriva dal latino “sedimentum”, der. di“sedere” depositarsi.
Le rocce sedimentarie, infatti, sono costituite da materiali detritici (che si originano dall’erosione di rocce affioranti sulla superficie terrestre) che si sono deposti e accumulati nel tempo grazie all’azione dell’acqua e del vento; tali rocce possono derivare anche da sostanze precipitate chimicamente in bacini di sedimentazione come mari o laghi. I materiali detritici inizialmente erano sciolti (sedimenti non cementati), come la sabbia di una spiaggia e o di un fiume o il fango di un fondale marino profondo (oceanico). In seguito alla deposizione i sedimenti sciolti sono successivamente coperti da altri sedimenti e poi da altri ancora (è così che si forma la stratificazione, caratteristica delle rocce sedimentarie) e iniziano a subire quei processi (diagenetici) fisici e chimici che nel tempo li trasformano in rocce (suddivise in strati, più o meno spessi, da cm a m a seconda dei casi). Nelle rocce sedimentarie, secondo l’ambiente di formazione e l’età, si possono trovare fossili caratteristici.
Le rocce sedimentarie sono distinte in:
- Rocce clastiche
- Rocce chimiche e biochimiche
- Rocce organogene
- Le rocce clastiche derivano dal consolidamento di materiali detritici contenenti clasti di varia grandezza, e proprio secondo questa si identifica la granulometria del sedimento e vengono suddivise in:
- Conglomerati (clasti con dimensioni > di 2 mm); suddivisi in brecce (con clasti poco arrotondati) e puddinghe (con clasti arrotondati);
- Arenarie (clasti con dimensioni comprese tra 2 mm e 1/16 di mm);
- Siltiti (clasti con dimensioni comprese tra 1/16 di mm e 1/256 di mm);
- Argilliti (clasti con dimensioni < di 1/256 di mm).
I sedimenti da cui si originano tali rocce si possono accumulare sia in aree continentali (piane alluvionali, laghi, deserti, delta, spiagge, ecc.) che marine (più o meno profonde).
- Le rocce chimiche sono formate dalla deposizione sul fondale marino di sali o altri composti chimici disciolti e contenuti nelle acque marine; quando la loro concentrazione nell’acqua marina supera il valore massimo di saturazione (aumentando per l’evaporazione dell’acqua) questi sali precipitano formando uno strato di sedimento; tra queste rocce vi sono le evaporiti, costituite da gessi, anidriti o da depositi di halite (salgemma).
Fra le rocce sedimentarie generate dalla precipitazione chimica di carbonato di calcio, vi sono i travertini (in ambiente continentale), e alcuni calcari (in ambiente marino), mentre la precipitazione di carbonato doppio di calcio e magnesio (in ambiente marino) produce la formazione delle dolomie primarie.
Tra le rocce biochimiche ci sono alcuni calcari che si originano dalla deposizione, accumulo e successiva cementazione di resti di gusci (calcarei) di organismi marini (coralli, molluschi, briozoi, echinodermi, foraminiferi, alghe). Nei fondali marini profondi (oceanici), oltre al fango calcareo, possono essere presenti anche accumuli di gusci silicei di organismi planctonici microscopici (quali i radiolari) da cui si originano noduli, lenti o strati di selce (che oggi troviamo negli strati calcarei di antichi mari profondi).
- Le Rocce organogene sono costituite interamente o parzialmente da depositi ricchi di carbonio organico (vegetale o animale) quali i carboni fossili e gli idrocarburi. La maggior parte dei carboni ha origine dall’accumulo in situ di piante legnose (carboni humici) che con il tempo subisce un processo di decomposizione in ambiente anossico (privo di ossigeno). La trasformazione in carbone fossile segue fasi che si sviluppano in un arco di tempo anche molto lungo (milioni, decine di milioni, centinaia di milioni di anni) in cui si ha il passaggio da una torba ad una lignite, cui segue la litantrace, l’antracite, sino ad arrivare alla grafite.
Gli idrocarburi si formano per decomposizione di accumuli di resti di organismi sepolti sotto strati di sedimenti nella crosta terrestre. Gli idrocarburi, miscele di composti di carbonio e idrogeno, si possono trovare allo stato solido (asfalti e bitumi), liquido (petrolio) e gassoso (metano).